La ricetta
Per la pasta:
-farina gr.240
-burro gr. 80
-zucchero gr. 40
-uova 4
-lievito di birra gr. 20
-sale fino gr. 4
Per lo sciroppo al rhum:
-acqua cl. 30
-zucchero gr. 160
-rhum dl 1e1/2
Per ungere:
-burro gr. 50
tempo di lievitazione 2 ore
tempo cottura 15 min a 180°
Con un terzo della farina fare un panetto: sciogliere il lievito di birra in 2-3 cucchiai di acqua tiepida e amalgamarlo alla poca farina.
Lavorare la pasta col polso, renderla liscia quindi metterla su un piatto infarinato a lievitare per una trentina di minuti.
Quando si gonfia porla in una ciotola concava, versarvi le uova, il burro tenuto per qualche ora a temperatura ambiente e amalgamare con le dita. Aggiungere la restante farina, lo zucchero e il sale.
Ottenuto un impasto morbido, sbatterlo più volte nel modo seguente: prenderlo tra le dita, sollevarlo e sbatterlo nella stessa ciotola fino a quando presenta delle bolle. A questo punto lasciarlo nello stesso recipiente per circa 40 minuti a lievitare.
Quando è cresciuto, metterlo in 10 formette del diametro di 6 centimetri e dell'altezza di 5-6 centimetri unte di burro. Riempire le forme fino ad una loro metà. Far lievitare di nuovo quindi informare in forno già riscaldato a 180'. Contare il tempo di cottura da quando il dolce entra in forno. Sformare i Babà e lasciarli raffreddare. Preparare lo sciroppo facendo bollire per un paio di minuti l'acqua con lo zucchero.
Porre un Babà per volta su un piatto fondo e versarvi lo sciroppo caldo su tutti i lati.
Al momento di servire bagnare i Babà di rhum e sistemarli su un vassoietto ricoperto da un tovagliolo.
Curiosità
Eppure il babà che è diventato il dolce napoletano per eccellenza è stato inventato casualmente da un polacco coronato: Stanislao Leszczinski, re di Polonia dal 1704 al 1735.
Stanislao aveva bisogno tutti i giorni di qualcosa di dolce. Accontentarlo,però, non era facile: i pasticcieri dovevano lambiccarsi continuamente il cervello per preparargli qualcosa di nuovo. Ma di fantasia ne avevano pochina, e così due giorni su tre al povero ex sovrano veniva servito il “kugelhupf”, fatto di con farina finissima, burro, zucchero, uova e uva sultanina.
All’impasto veniva aggiunto lievito di birra, fino ad ottenere una pasta soffice e spugnosa. Stanislao il kugelhupf non lo poteva soffrire. Non che fosse cattivo: ma era, come dire, un po’ fesso, privo di personalità.
E poi era asciutto, ma così asciutto che si appiccicava al palato.
Un giorno per caso del Ruhm cadde in un kugelhupf, al re piacque quel che ne derivò e lo battezzo: babà. Il babà da Luneville arrivò presto a Parigi,alla pasticceria Sthorer.
Qui in tanti lo conobbero e lo apprezzarono.
A portarlo successivamente a Napoli,dove assunse la forma definitiva assai caratteristica (quella di un fungo) furono i “monsù”,chef che prestavano servizio presso le nobili famiglie napoletane.
E da allora il babà elesse Napoli a proprio domicilio stabile.
Un’ultima considerazione: nella cucina napoletana esiste più d’un dolce che – per il suo sapore – “po’ ghì annanz’o Rre”: può essere presentato al re.
Ma il babà è l’unico dolce che dinanzi al Re non c’è andato: c’è nato.
-farina gr.240
-burro gr. 80
-zucchero gr. 40
-uova 4
-lievito di birra gr. 20
-sale fino gr. 4
Per lo sciroppo al rhum:
-acqua cl. 30
-zucchero gr. 160
-rhum dl 1e1/2
Per ungere:
-burro gr. 50
tempo di lievitazione 2 ore
tempo cottura 15 min a 180°
Nessun commento:
Posta un commento