Ogni anno, nonostante le discussioni al riguardo e le critiche per la sua natura sempre più
“commerciale”, il giorno di San Valentino rappresenta un appuntamento importante per la
stragrande maggioranza degli innamorati: ma come spesso accade per le tradizioni di vecchia data,
molto spesso si ignora come le stesse siano sorte e risulta molto difficile ricostruire con esattezza
gli eventi che ne hanno decretato la nascita, per cui non è raro che storia e leggenda convivano in
questo viaggio a ritroso alla ricerca delle origini.
Innanzitutto c’è da dire che la festa di San Valentino ha un antenato, una ricorrenza pagana
chiamata in latino “Lupercalia”, con la quale si onorava la divinità pastorale Lupercolo, protettore
della fertilità e del bestiame; il carattere di questa rito purificatorio era pagano, e pare che i nomi
di alcuni uomini e di alcune donne venissero posti in un’urna per poi essere estratti da un
bambino, il cui sorteggio avrebbe decretato quali coppie avrebbero poi vissuto in intimità per un
anno, in modo tale da portare a compimento il rituale della fertilità. Anche il racconto di queste
vicende procede lungo il labile confine tra cronaca e racconto fantastico, mentre appare
maggiormente realistico l’agire della Chiesa, desiderosa di mettere fine a un rituale poco consono
ai dettami della cristianità e di sostituirlo con un culto più adatto ai precetti del cattolicesimo;
ovviamente, per dare un carattere sacro ufficiale a una ricorrenza pagana occorreva un Santo a cui
ricondurre tale festività, e la scelta ricadde su San Valentino, vescovo nato a Terni nel 175 d.C. e
morto quasi cento anni più tardi, martirizzato.
È quindi del lontanissimo 496 d.C. la scelta della Chiesa, nella fattispecie di Papa Gelasio I, di
eleggere San Valentino come patrono dell’amore e protettore degli innamorati, anche per via di
alcuni aneddoti legati alla sua vita: egli, innanzitutto, fu il primo a celebrare l’unione fra un
legionario pagano e una giovane cristiana, andando oltre le convenzioni che, a quel tempo,
avevano la forza di ostacoli insormontabili. Ma San Valentino venne scelto anche perché dedicò
tutta la sua vita alla comunità cristiana e alla città di Terni, teatro di sanguinose persecuzioni
contro gli stessi cristiani, e perché incarnò l’ideale del sacrificio supremo in nome dell’amore per la
propria gente, i propri ideali e la propria fede: pare che l’imperatore Claudio II (definito pazzo dalle
cronache dell’epoca) invitò il vescovo, divenuto famoso per aver unito in matrimonio un cristiano
e una pagana, e cercò di spingerlo ad abbracciare il paganesimo, ma ricevette per tutta risposta il
tentativo di San Valentino, conscio dei pericoli a cui andava incontro, di convertire l’imperatore al
cristianesimo. La reazione di Claudio II fu durissima, ed ebbe il suo culmine con la lapidazione e la
decapitazione del vescovo nel 270 d.C. circa; inoltre, si narra che San Valentino, nella straziante
attesa della propria fine, si fosse sinceramente affezionato alla figlia cieca del suo guardiano,
riuscendo a ridarle miracolosamente la vista prima di congedarsi teneramente da lei e andare
incontro al proprio triste destino. Un’altra versione relativa alla morte di San Valentino dice che
l’imperatore Aureliano, uno dei più fervidi persecutori dei cristiani, spaventato dalla popolarità
sempre maggiore di colui che divenne poi il Santo degli innamorati, decise di farlo catturare e di
portarlo fuori dalla città per flagellarlo lungo la Via Flaminia, evitando in tal modo la probabile
insurrezione dei fedeli e il sorgere di rappresaglie: il Santo venne poi ucciso e decapitato, ma il
ricordo della sua vita sopravvisse a tutte le persecuzioni, rafforzandosi sempre di più e arrivando
fino ai giorni nostri.
Ogni anno, quindi, il 14 febbraio è il giorno in cui gli innamorati, molto spesso inconsapevolmente,
rendono omaggio a colui che, andando contro le regole della sua epoca, celebrava l’amore oltre
ogni limite imposto, a dispetto di convenzioni e barriere morali, anche a rischio della propria vita.
L’amore per le persone, per le proprie convinzioni, e per tutto ciò che arricchisce la vita degli
uomini.
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