venerdì 7 febbraio 2014

San Valentino tra storia e leggenda!



Ogni anno, nonostante le discussioni al riguardo e le critiche per la sua natura sempre più “commerciale”, il giorno di San Valentino rappresenta un appuntamento importante per la stragrande maggioranza degli innamorati: ma come spesso accade per le tradizioni di vecchia data, molto spesso si ignora come le stesse siano sorte e risulta molto difficile ricostruire con esattezza gli eventi che ne hanno decretato la nascita, per cui non è raro che storia e leggenda convivano in questo viaggio a ritroso alla ricerca delle origini.
Innanzitutto c’è da dire che la festa di San Valentino ha un antenato, una ricorrenza pagana chiamata in latino “Lupercalia”, con la quale si onorava la divinità pastorale Lupercolo, protettore della fertilità e del bestiame; il carattere di questa rito purificatorio era pagano, e pare che i nomi di alcuni uomini e di alcune donne venissero posti in un’urna per poi essere estratti da un bambino, il cui sorteggio avrebbe decretato quali coppie avrebbero poi vissuto in intimità per un anno, in modo tale da portare a compimento il rituale della fertilità. Anche il racconto di queste vicende procede lungo il labile confine tra cronaca e racconto fantastico, mentre appare maggiormente realistico l’agire della Chiesa, desiderosa di mettere fine a un rituale poco consono ai dettami della cristianità e di sostituirlo con un culto più adatto ai precetti del cattolicesimo; ovviamente, per dare un carattere sacro ufficiale a una ricorrenza pagana occorreva un Santo a cui ricondurre tale festività, e la scelta ricadde su San Valentino, vescovo nato a Terni nel 175 d.C. e morto quasi cento anni più tardi, martirizzato.
È quindi del lontanissimo 496 d.C. la scelta della Chiesa, nella fattispecie di Papa Gelasio I, di eleggere San Valentino come patrono dell’amore e protettore degli innamorati, anche per via di alcuni aneddoti legati alla sua vita: egli, innanzitutto, fu il primo a celebrare l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana, andando oltre le convenzioni che, a quel tempo, avevano la forza di ostacoli insormontabili. Ma San Valentino venne scelto anche perché dedicò tutta la sua vita alla comunità cristiana e alla città di Terni, teatro di sanguinose persecuzioni contro gli stessi cristiani, e perché incarnò l’ideale del sacrificio supremo in nome dell’amore per la propria gente, i propri ideali e la propria fede: pare che l’imperatore Claudio II (definito pazzo dalle cronache dell’epoca) invitò il vescovo, divenuto famoso per aver unito in matrimonio un cristiano e una pagana, e cercò di spingerlo ad abbracciare il paganesimo, ma ricevette per tutta risposta il tentativo di San Valentino, conscio dei pericoli a cui andava incontro, di convertire l’imperatore al cristianesimo. La reazione di Claudio II fu durissima, ed ebbe il suo culmine con la lapidazione e la decapitazione del vescovo nel 270 d.C. circa; inoltre, si narra che San Valentino, nella straziante attesa della propria fine, si fosse sinceramente affezionato alla figlia cieca del suo guardiano, riuscendo a ridarle miracolosamente la vista prima di congedarsi teneramente da lei e andare incontro al proprio triste destino. Un’altra versione relativa alla morte di San Valentino dice che l’imperatore Aureliano, uno dei più fervidi persecutori dei cristiani, spaventato dalla popolarità sempre maggiore di colui che divenne poi il Santo degli innamorati, decise di farlo catturare e di portarlo fuori dalla città per flagellarlo lungo la Via Flaminia, evitando in tal modo la probabile insurrezione dei fedeli e il sorgere di rappresaglie: il Santo venne poi ucciso e decapitato, ma il ricordo della sua vita sopravvisse a tutte le persecuzioni, rafforzandosi sempre di più e arrivando fino ai giorni nostri.
Ogni anno, quindi, il 14 febbraio è il giorno in cui gli innamorati, molto spesso inconsapevolmente, rendono omaggio a colui che, andando contro le regole della sua epoca, celebrava l’amore oltre ogni limite imposto, a dispetto di convenzioni e barriere morali, anche a rischio della propria vita. L’amore per le persone, per le proprie convinzioni, e per tutto ciò che arricchisce la vita degli uomini. 

sabato 1 febbraio 2014

Crema al Cioccolato

Vediamo oggi una ricettina semplice semplice ma dalla gustosià infinita!!!

Innanzitutto mi vien da dirvi che questa ricetta che oggi vi svelo contiene solo 120 calorie per 100 gr di crema.... quindi cerchiamo di unire il gusto alla linea .... per tutte quelle mie clienti belle e in forma che tengono particolarmente alla propria silhouette! 

Vediamo cosa serve:

40 gr di cacao amaro
25 gr di farina
1/2 litro di latte scremato
50 gr di zucchero
1 bustina di vanillina





Vediamo ora come procedere:

Per preparare questa crema al cioccolato, prima di tutto devi mescolare la farina che avrai precedentemente setacciato, con lo zucchero, il cacao amaro e la vanillina.
Ora cerca di incorporare il latte un po’ alla volta, mescolando molto accuratamente perché non si formino grumi. Ora versa tutto in un pentolino sul fuoco ed inizia a cuocere la crema al cioccolato,  mescolando continuamente con un mestolo di legno.
Continua a mescolare  anche quando inizia a bollire e prosegui la cottura fino a densità 
desiderata.